San Simone era un tipo particolare. Dopo essere entrato in monastero opto’ per l’eremitaggio. Visse in una grotta per un po’ , poi decise di traslocare su una colonna, inizialmente alta pochi metri. Da qui il suo appellativo, lo stilita (dal greco stilos, colonna).
Questo suo stile di vita attiro’ molti pellegrini che lo veneravano e gli chiedevano consigli e preghiere. In poco tempo divento’ famosissimo, sicche’ decise di andare ad abitare su una colonna piu’ alta, di circa 20 metri. A quel punto i pellegrini accorrevano a migliaia per vedere questo signore, a tal punto che il modo che aveva scelto per stare in solitudine gli si ritorse contro. Il cibo gli veniva passato dal basso e si era fatto montare delle catene per evitare di cadere in basso durante la notte. Viveva alla merce’ delle intemperie: il freddo e la pioggia dell’inverno e il cocente caldo siriano non lo fermarono.
Visse sulla colonna per 37 anni, coperto di piaghe: mori’ a 73 anni.
Pochi anni dopo la morte del primo asceta cristiano, intorno al VI secolo, l’imperatore Zenone costrui’ la chiesa, all’epoca la piu’ grande del mondo, quale centro di pellegrinaggio, con l’intento di smorzare il conflitto che opponeva, in quegli anni, la chiesa di Costantinopoli all’eresia monofisita locale (una corrente del cristianesimo tutt’oggi presente in Siria ed in poche altre parti del mondo).
Chiesa di San Simeone lo stilita
Archi della chiesa di San Simeone
Particolare di una colonna
All'interno del complesso
Questo e’ quello che resta della colonna, dopo che orde di fedeli ne hanno portato via dei pezzi, nel corso dei secoli:
La colonna di San Simeone lo stilita
Se la vita di San Simeone vi ha incuriosito vi consiglio di leggere “Quando la religione non era ancora noiosa. Eremiti, asceti, stiliti: le incredibili avventure e le divertenti imprese dei padri del deserto“, scritto da Hans Conrad Zander, un padre protestante. E’ un libro leggero, ironico, sui padri del deserto, protagonisti dei primi secoli del cristianesimo.
St. Simon was a particular guy. After entering the monastery he opted for hermitage. He lived in a cave for a while, the he decided to move up to a column, initially few meters high. Hence its name, stylithes(from the greek stilos, column).
This life-style attracted many pilgrims who venerate him and asked advice and prayers. In a short time he became famous, so decided to go and live on a higher column, circa 20 meters. Then the pilgrims flocked in their thousands to see this man, so that the way he had chosen to stay in solitude backfired. The food was being passed to him from the bottom and he had made up a chain to keep him from falling down during the night. He lived at the mercy of weather: cold and rain of winter and the scorching heat Syrian didn’t stop him.
He lived on the column for 37 years, covered with sores: he died at 73.
A few years after the death of the first ascetic Christian, around VI century, Emperor Zenon built the church, the biggest of the world at that time, as center of pilgrimage, with the intent to dampen the conflict between, in those years, the church of Constantinople and the local Monophysite heresy (this still a current of Christianity in Syria and a few other parts of the world).
Church of St. Simeon Stylites
Arches of the church of St. Simeon
Detail of a column
Inside the complex
This is what’s left of the column, after hordes of the faithful have taken away the pieces, over the centuries:
The column of St. Simeon Stylites
If you are interested in St. Simeon’s life i raccomend you to read ”Quando la religione non era ancora noiosa. Eremiti, asceti, stiliti: le incredibili avventure e le divertenti imprese dei padri del deserto“, written by Hans Conrad Zander, a protestant priest. It’s an easy, ironic book, about the fathers of the desert, protagonists of first centuries of christianesm.