E’ partito dall’Australia. Due anni fa. E sta tornando al villaggio di suo padre.
Passiamo il giorno e la serata insieme, in questa foto il gestore di un internet cafe’ (a destra) ci invita a cena nel suo scantinato, alla fine del digiuno (qui c’e’ il Ramazan).
Con Lokman passo anche il giorno successivo, durante la visita al Nemrut Dağı. E poi mi invita ad andare da lui. E’ totalmente fuori strada per me; ci penso per un po’. Poi accetto.
Quindi dal Nemrut Dağı a Kahta, poi bus fino ad Adana, poi bus fino a Niğde e da li in auto fino al villaggio.
Ecco una casa di fango:
Una viuzza:
La zona e’ famosa per la coltura delle mele:
Ovviamente Lokman ha fatto visita ai suoi parenti, praticamente tutto il villaggio. Il te’, che ho bevuto ad ettolitri:
La bisnonna:
Zie, zii, cugini e cugine:
Vista del lago nei pressi del villaggio:
Una bella esperienza, sopratutto perche’ durante i festeggiamenti per la fine del Ramazan. Potete immaginare quanto abbia mangiato, anche contro la mia volonta’. Non sta bene da queste parti rifiutare.
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“Potete immaginare quanto abbia mangiato, anche contro la mia volontà”.
Dok? Stai bene?
Immagino le torture a cui ti hanno sottoposto per farti mangiare -.-
Altro che Iraq… -.-
stenderei un velo pietosissimo sul “contro la tua volonta’”… ops! vedo che arrivo terza, mi sa che ti conosciamo troppo per cascarci, lol! cmq hai fatto benissssssssssimo ad accettare l’invito :D
p.s. ma come si fa a considerare “di strada” o “fuori strada” qualsiasi posto, quando si sta zigzagando dietro al proprio naso da mesi!? bah!
Simpaticoni che non siete altro :D
Comunque ho scritto “anche” contro la mia volonta’…